Si tratta di un potente procedimento attraverso il quale vengono individuati gli ambiti di maggiore sviluppo di una persona, il coachee, e avviene la definizione di un programma diretto al conseguimento di obiettivi privati e lavorativi.
Nel profondo di ogni essere umano sono presenti delle capacità nascoste: il coach ha il compito di rendere consapevoli e indicare la strada per utilizzarle al fine di raggiungere il massimo risultato e la piena indipendenza nel gestirle.
Il cliente tipo è una persona sostanzialmente indipendente ed autonoma che desidera migliorare ulteriormente le proprie performances e ricerca un supporto esterno che possa agevolare questo sviluppo. Può anche essere una persona che per qualche ragione ha perso la fiducia nelle proprie capacità e ha bisogno di un sostegno per riscoprirle.
Il cervello può essere paragonato all’hardware di un computer. Il coach è il programmatore, ne conosce i principali meccanismi di funzionamento e il linguaggio di programmazione, il software, attraverso la giusta linguistica e le varie tecniche. In tal modo riesce a far sì che determinati modelli installati nel corso del tempo e poco utili, vengano trasformati in schemi mentali maggiormente vantaggiosi.
Le persone che si rivolgono ad un coach hanno la volontà di vivere meglio, di raggiungere i propri obiettivi, di cambiare qualcosa di sé stessi per migliorare le proprie relazioni, i propri risultati lavorativi, per migliorare la propria salute psicofisica.
Certamente, non bisogna pensare alla figura del coach come a quella che può risolvere tutti i problemi.
Lo scopo principale del coaching è quello di operare una metamorfosi, un rinnovamento consapevole che possa incrementare e sviluppare le potenzialità del soggetto in modo che possa perseguire traguardi personali, relazionali, aziendali, organizzativi e atletici. È una modalità per reperire tra le risorse interiori, quelle che consentano di elaborare ed identificare le passioni e i valori profondi, rafforzando la propria efficacia e la propria prestazione.
Le sessioni non possono essere utilizzate come terapia sostitutiva in caso di patologie psichiche particolari o legate a disturbi della personalità.