Abbiamo visto nell’articolo “La rabbia è da eliminare?” quanto sia importante la rabbia in diverse situazioni. In questo articolo ti parlerò di quali possano essere invece i risvolti negativi derivanti dallo scarso controllo che talvolta possiamo avere su di essa.
Ma prima spendiamo due parole per capire come si genera la rabbia.
Semplificando, in genere si vede una minaccia e si cerca di eliminarla.
Ti arrabbi perché tenti di cambiare le cose che non soddisfano le tue aspettative, perché magari non vanno nella direzione più utile per te. La rabbia si usa anche come mezzo per cercare di far fare agli altri ciò che vogliamo, costringerli.
E molto stesso cerchiamo di giustificarla incolpando gli altri di averci fatto arrabbiare, perché è più semplice evitare di addossarsi le responsabilità. Sia ben chiaro, spesso le colpe sono effettivamente all’esterno, ma altrettanto spesso abbiamo noi stessi indotto gli altri, inconsciamente, ad agire in un modo…e poi dobbiamo imparare a decidere quando arrabbiarci e non permettere a nessuno di “influire negativamente sul nostro stato d’animo”. Facile? Assolutamente no, ma ha senso allenarsi ed è possibile riuscirci.
Non possiamo cambiare gli altri, è più facile agire su noi stessi. Il fatto è che tendiamo, umanamente, a vedere più frequentemente al di fuori di noi piuttosto che dentro noi stessi.
Inoltre, quando cerchiamo di costringere qualcuno a fare qualcosa, dovremmo immedesimarci in questo qualcuno e capire che come noi non vogliamo che gli altri ci costringano con la forza, allo stesso modo dovremmo evitare di farlo noi stessi. Oltre al fatto che la storia ci insegna che quando le persone fanno qualcosa con costrizione, non è mai una cosa buona e duratura.
Se ci pensiamo, non è raro che questi scatti compromettano le relazioni familiari, tra marito e moglie, e anche il rapporto genitori–figli, sia scaricando le proprie tensioni sui bimbi, sia al contrario quando sono i figli ad agire in modo furioso nei confronti dei genitori, talvolta anche fisicamente. E a volte l’esplosione di collera causa anche delitti efferati. E spesso sono incidentali e assolutamente non voluti ma generati dall’incapacità momentanea di controllarsi.
E può capitare praticamente a tutti se si sommano troppe circostanze negative e non si è in grado di gestire l’eccesso di rabbia.
Pensiamo alle liti tra automobilisti che talvolta sfociano in violenza fisica e pensiamo a tutte le complicazioni di salute dovute all’insorgenza di questo stato talvolta incontrollabile, come tensioni muscolari, aumento della pressione sanguigna, contrazione dello stomaco, problemi al fegato. E infatti c’è un detto popolare “rodersi il fegato” che ha riscontri diretti nella realtà.
Quello che si sa, è che davanti ad un evento che ci fa arrabbiare siamo soliti agire in tre modi differenti:
agiamo, e ci sfoghiamo lì per lì e magari c’è anche la sensazione di stare meglio ma poi inevitabilmente si devono contare i danni E quindi la possibile fine di un’amicizia, la perdita di un lavoro, la fine di una relazione.
Oppure si può rimanere immobili; oppure fuggire, lasciando semplicemente perdere.
Ma anche l’immobilità come pure il lasciar perdere, se mal gestiti creano uno stato di agitazione che si sfoga poi all’interno del nostro organismo provocando disturbi psicosomatici anche importanti perché questo veleno attacca organi e tessuti provocando ulcere, coliti, ipertensione, attacchi cardiaci, intaccando il sistema immunitario.
Quindi ci sono tutti i motivi più utili per capire che non vale la pena passare troppo tempo in preda a questa sensazione.
Ma fortunatamente c’è almeno una soluzione e nel prossimo articolo ti parlerò del mio metodo. Ti aspetto!