La definizione di PNL, programmazione neuro linguistica, che preferisco e che ritengo più completa è “studio della struttura dell’esperienza soggettiva”, che è anche il titolo di un libro scritto dai suoi fondatori e codificatori, John Grinder e Richard Bandler insieme ad uno dei loro più fedeli assistenti, Robert Dilts.
In sostanza è una metodologia che consente di mettere in connessione i processi neurologici, il linguaggio e gli schemi comportamentali appresi con l’esperienza, al fine di raggiungere specifici obiettivi.
Il merito principale dei suoi padri fondatori è stato quello di studiare le caratteristiche della comunicazione utilizzata da alcuni eccellenti psicoterapeuti, capaci di produrre cambiamenti e guarigioni in modo efficace e con continuità.
Alla base di tale studio c’è il modellamento: hanno codificato il modus operandi di professionisti che eccellevano in ambito terapeutico in modo da ricavarne uno schema da seguire e capendone le potenzialità. Ecco perché spesso quando si parla di PNL la si definisce anche come il modellamento dell’eccellenza.
Inizialmente modellarono Fritz Perls (terapeuta Gestalt), poi Virginia Satir terapeuta della famiglia.
La grande capacità di empatia della Satir e il suo peculiare stile terapeutico portò i due a studiare con grande attenzione il linguaggio da lei utilizzato, da cui furono tratti molti modelli linguistici. Nello stesso periodo modellarono Milton H. Erickson, un medico noto come uno dei maggiori e più efficaci esperti in ipnosi clinica. Anche da Erickson furono estratti modelli di comunicazione di straordinaria efficacia in psicoterapia: questo psicoterapeuta, noto come il padre dell’ipnosi, riusciva ad ottenere risultati là dove la maggior parte dei suoi colleghi aveva fallito.
Dopo anni di esperienza, studio del cervello e neurologia e continui perfezionamenti delle sue tecniche mentali, Richard Bandler ha affermato che Erickson aveva il tempo di vedere anche centinaia di ore i suoi pazienti in terapia: tramite le tecniche da lui studiate e sperimentate nel corso di circa 50 anni, si possono ottenere risultati eccellenti in molto meno tempo e spesso in modo definitivo.
Recentemente, ha creato delle tecniche denominate DHETM (Design Human EngineeringTM). Ha anche lavorato a delle tracce audio che combinano modelli linguistici con musica e suoni, chiamati “Neuro-Sonics”. Il suo ultimo lavoro è l’NHRTM (Neuro Hypnotic RepatterningTM), un insieme di tecniche che utilizzando sofisticati modelli linguistici riescono ad indurre il cambiamento in modo molto rapido.