Negli articoli precedenti ti ho parlato della rabbia, della sua importanza nella vita di tutti i giorni come energia in grado farci raggiungere ciò che desideriamo con la giusta grinta. Ti ho anche parlato del fatto che una rabbia mal gestita ha però l’inconveniente di creare dei danni non indifferenti a noi stessi e agli altri, alle relazioni e alla serenità con cui possiamo vivere la vita.

In questo articolo ti parlerò di cosa si può fare.

Intanto quando si prova questa sensazione nei confronti di un qualcosa che ci accade è utile porsi domande come: cosa voglio ottenere come risultato? Qual è il mio obiettivo? Come posso ottenerlo in modo efficace?

Nei casi più lievi basta la classica regola saggia del contare fino a 10 prima di parlare, in maniera tale da far calmare quel “vento che soffia sulla fiamma della ragione”. Il fatto è che questo consiglio, in certe circostanze, può essere poco efficace, sembra più facile a dirsi che a farsi.

È chiaro che, più tempo passa, più diminuisce la tensione e più aumenta la probabilità di ragionare meglio sul da farsi in vista di quell’obiettivo di cui parlavamo.

Tornando al costringere gli altri a fare ciò che vogliamo con la forza, ci sono varie ragioni per non farlo, ad esempio il fatto che spesso i nostri sforzi sono effimeri: un conto è se la persona è convinta di ciò che sta facendo, un conto è se viene costretta a farlo. In tal modo alla prima occasione tornerà all’abituale comportamento. La nostra mente è pigra e non lascia facilmente le vecchie abitudini se non condizionata a farlo in vista di un “premio” più grande.

Per molte persone la gestione delle emozioni sembra che sia più difficile delle altre. Eppure ci sono delle tecniche mentali che permettono di scegliere su cosa orientarsi per il futuro.

Sono tecniche che purtroppo non vengono insegnate né durante l’apprendimento scolastico né sul lavoro.

E sarebbe molto utile perché la rabbia è un virus molto contagioso.

Ti ripropongo le domande che ti ho posto nel primo articolo: ti piacerebbe imparare a trasformare la rabbia in grinta per costruire qualcosa per te utile invece che per distruggere ciò che ti sta a cuore? Ti rendi conto di quanta energia risparmieresti, in modo da poterla dedicare alla tua famiglia e a ciò che ti piace fare?

Ti piacerebbe poterti arrabbiare solo quando lo decidi tu e magari solo recitando la parte da arrabbiato nelle situazioni in cui è utile farlo?

Ti piace come idea?

Bene, se sei interessato ad una soluzione efficace, sono la persona giusta. Nel corso della mia esperienza ho ottenuto ottimi risultati in quest’ambito utilizzando le tecniche di dinamica e programmazione mentale, che ti aiuteranno a vivere in modo più sereno.

La cosa interessante, applicando un concetto noto alla terapia gestaltica, è che se si lavora su un episodio collegato in qualche maniera a quella sensazione, si lavora anche su tutti gli altri episodi collegati ad esso. Magia. No, non è magia, è che il nostro cervello funziona così, generalizza gli accadimenti e se capiamo come funziona possiamo “fregarlo” quando ci torna utile.

Ora la scelta è solo tua.

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Alla prossima!