Il cervello è costituito da una massa gelatinosa del peso di circa 1,5 kg ed è composto da neuroni. Alla nascita abbiamo circa 100 miliardi di neuroni o cellule nervose.
Attraverso le varie esperienze di vita e per via degli stimoli esterni, vengono create delle connessioni sinaptiche, dei percorsi neuronali.
Questi percorsi neuronali permettono la trasmissione di informazioni per mezzo di neurotrasmettitori, sotto forma di segnali elettrici.
Per fare un esempio pratico, più si consolida un’abitudine, più ripetiamo un gesto di qualunque tipo o attuiamo un certo tipo di comportamento, più questo percorso diventa profondo.
Si comprende quindi come cambiare un’abitudine radicata possa essere un’impresa a prima vista ardua: in realtà basta sfruttare le caratteristiche stesse del cervello, e creare il nuovo percorso neuronale ripetendo giornalmente e per almeno 3-4 settimane la nuova abitudine positiva che si vuole installare.
La prima volta lo si potrà fare solo mentalmente, in modo che quando lo si farà realmente, sarà più semplice e naturale: la seconda volta che si fa una cosa è più facile della prima.
È un po’ come quando si deve raggiungere una destinazione in una città: se ci si informa prima del percorso da seguire e si fa mente locale su quali strade evitare, sarà tutto più agevole.
Il cervello è ancora in gran parte sconosciuto e poco utilizzato. Ci sono molte idee a riguardo, ma le più accreditate affermano che ne utilizziamo circa il 7-10% soltanto.
Secondo alcune teorie, sempre più diffuse, se riuscissimo ad utilizzarne la restante parte, avremmo capacità psicocinetiche, potenti capacità psichiche e percezioni extrasensoriali. Potremmo riuscire così a trasformare il pensiero in azione, agendo sull’ambiente circostante, influenzando la nostra realtà in modo ancora più evidente, riuscendo a muovere oggetti, percependo altri sensi oltre a quelli noti, prevedendo il futuro, entrando in contatto con altre dimensioni, comunicando con il pensiero.
Tuttavia, sembra che talvolta già riusciamo a fare qualcosa delle cose descritte, già sappiamo che il nostro modo di pensare influenza la realtà che viviamo, già ci sono dei casi di persone che riescono ad interagire a livello psichico con la realtà, casi di telepatia madre-figlio o tra gemelli, premonizioni, …
Conoscere meglio il cervello umano interessa molto ai governi di tutto il mondo: recentemente l’UE ha stanziato per la mappatura del cervello circa 1,9miliardi di euro per i prossimi 10 anni, e gli Stati Uniti circa 100 milioni di dollari solo il primo anno. Ufficialmente, questi studi verranno effettuati per la ricerca sul cervello ai fini di poter curare malattie cerebrali e creare rivoluzionarie tecnologie di calcolo. Si può anche ipotizzare che conoscendo meglio il modo in cui si attivano i nostri neuroni, si possano usare tali informazioni per condizionare meglio le masse, ma questo è un altro discorso.
Cosa si sa ad oggi sul cervello? Vediamo due tra gli aspetti più interessanti, utilizzati durante le sessioni di coaching-ipnosi:
• Lavora meglio se lo fa velocemente, ecco perché applicando alcune tecniche non è importante se si perde qualche parola, l’inconscio registra tutto e ricostruirà le parti mancanti
• Il cervello non fa distinzioni tra ciò che viene realmente vissuto e ciò che viene solo vividamente immaginato, lavora per immagini, quindi ecco il potere delle visualizzazioni che verranno utilizzate, quella che si chiama esperienza sintetica, e che permette di simulare la realtà.